In molti ci chiedono di saperne di più in merito alla triplice terapia con tezacaftor-ivacaftor ed elexacaftor.
Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Fabrizzi, Direttore Resposabile f.f. del Centro Regionale di Riferimento delle Marche (CRRFC Marche), di produrre una nota in merito che riportiamo qui di seguito, rispettando il ruolo istituzionale di informazione per tutti, per quanto di nostra competenza.
Nel 2018 è stato avviato uno studio sperimentale mondiale per testare la triplice terapia nei pazienti omozigoti per la mutazione F508del e per i pazienti doppi eterozigoti F508del ed una mutazione definita “minimalfunction” ovvero una mutazione grave.
Il nostro CRRFC Marche, come già avvenuto nel 2013 con la sperimentazione di lumacaftor- ivacaftor (Orkambi) e nel 2015 con la sperimentazione per le F508del e “residualfunction” con tezacaftor – ivacaftor (Symdeko per gli USA/ Symkevi per EU), è entrato a far parte della sperimentazione della triplice terapia con ivacaftor, tezacaftor ed elexacaftor.
Il CRRFC Marche, uno dei 7 Centri italiani coinvolti nello studio, ha potuto così inserire 4 pazienti stabili clinicamente con età sopra i 12 anni affetti da FC con pattern genetico F508del e “minimalfunction” e con funzione polmonare (FEV1) compresa tra 40 e 90%.
Tale sperimentazione, ancora in corso a livello mondiale, ha mostrato rapidamente dati estremamente incoraggianti (FEV1 con incremento di 13,8 punti percentuali alla week 4 e 14,3 punti percentuali alla week 24 con riduzione delle esacerbazioni nel periodo del 63%).
Per i pazienti F508del omozigoti dopo 4 settimane di trattamento con triplice terapia (teazacaftor-ivacaftor-elexacaftor) si osserva un aumento del FEV1 di 10 punti percentuali rispetto ai pazienti trattati con il solo tezacaftor-ivacaftor.
Naturalmente, tali dati hanno portato VertexPharmaceuticals ad avviare una procedura di richiesta approvazione del prodotto con l’FDA, l’organo regolatorio del farmaco negli USA, e successivamente con l’EMA ovvero l’ente regolatorio europeo del farmaco.
Questa procedura di richiesta di approvazione dell’FDA è partita all’inizio dell’estate 2019 ed è culminata il 21 ottobre 2019 con l’approvazione del prodotto che negli USA dove si chiamerà Trikafta.
Nell’estate 2019, grazie ai dati di efficacia, VertexPharmaceuticals ha aperto quello che viene definito “programma compassionevole”.
Tale programma viene definito programma di uso terapeutico per i pazienti F508del e minimalfunction ed è regolato da protocollo clinico definito e identico per tutti i pazienti; invece per i pazienti F508del omozigoti verrà applicato un programma definito uso terapeutico nominale ovvero un uso compassionevole su base nominale per un singolo paziente, in base alle evidenze scientifiche e non nell’ambito di un protocollo clinico definito.
Il protocollo per i pazienti F508del e minimalfunction prevede che il farmaco possa essere richiesto per i pazienti con funzione polmonare <40% (dato presente almeno negli ultimi 2 mesi) o per i pazienti nei quali sia documentato l’inserimento in lista di trapianto bipolmonare.
Per i pazienti con F508del i criteri di inclusione saranno valutati direttamente da VertexPharmaceuticals su base nominale per singolo paziente.
È importante sottolineare che esistono anche dei criteri clinici per i quali i modulatori non possono essere assunti: l’essere già stati sottoposti ad un trapianto d’organo, la concomitante presenza di epatopatia grave o lo stato di gravidanza.
Nella gestione del farmaco ad uso compassionevole i medici del CRRFC ( il principal investigator PI e i sub-investigator sub PI) sono direttamente responsabili di quanto dichiarato a VertexPharmaceuticals e sottomettono una richiesta alla ditta allegando tutta la documentazione del paziente (con il consenso scritto del paziente) e poi la ditta farmaceutica comunica se i criteri sono realmente soddisfatti avviando, in caso positivo, la fornitura del prodotto. Il monitoraggio clinico e laboratoristico è affidato al Centro.
Tale programma terminerà quando l’Italia avrà completato l’iter per la commercializzazione del farmaco con rimborsabilità.
In quel momento questi pazienti già in trattamento passeranno automaticamente senza interruzione dalla fornitura compassionevole ad una fornitura commerciale.
E’ ipotizzabile che anche questo modulatore, come Orkambi e Kalydeco, verrà poi sottoposto ad un monitoraggio da parte dell’AIFA e richieda quindi nella Regione Marche un ordine e fornitura mensile erogabile solo da parte del Centro FC Marche.
Ma cosa è possibile fare ora per tutti coloro che hanno la mutazione F508del omozigote o la F508del associata ad una minimalfunction, ma per i quali la funzione polmonare è maggiore del 40% o i quali hanno una situazione clinica che ancora non richiede l’iscrizione in lista trapianto?
Per ora in Italia è solo possibile continuare con quello che definiamo il trattamento tradizionale (terapia medica e fisioterapia) e attendere, nella speranza che anche per l’Europa e per l’Italia i tempi possano essere rapidi, l’approvazione e commercializzazione della triplice terapia.
Va inoltre ricordato che questa terapia non rappresenta la fine dei progetti di ricerca e non rappresenta la soluzione finale o la sconfitta definitiva della fibrosi cistica.